I bambini iniziano a
sperimentare le emozioni fin dai primi mesi di vita, anzi per certi aspetti ancora prima, nella
pancia della loro mamma, a sei mesi di gravidanza, quando si stabilisce una
comunicazione emotiva.
Il modo in cui sentono,
riconoscono e comunicano le proprie emozioni cambia in base allo sviluppo
cognitivo, motorio e sociale, quindi non varia solo in base alle fasi di
crescita, ma anche alle esperienze che fanno e alle relazioni che vivono.
Spesso avrai sentito dire “i
bambini sono delle spugne” e questo vale sia per ciò che imparano dai coetanei,
sia per quello che vedono e vivono nelle relazioni con gli adulti, in
particolare con i propri genitori o comunque di chi si occupa di loro.
In
questo periodo, da quando è iniziata l’emergenza per il Coronavirus, si sono
ritrovati a vivere da un giorno all’altro un grosso cambiamento: stare in casa,
non poter andare a scuola o svolgere le attività che facevano prima, non poter
incontrare gli amici o i nonni…e allora che cosa provano in questo momento?
Le
emozioni possono essere diverse poiché in generale il vissuto è sempre
soggettivo, ma le più comuni potrebbero essere la rabbia, la frustrazione
rispetto ai “no” che in questo caso non dipendono neanche dai loro genitori o
se si trovano a vivere genitori che lavorano nel settore sanitario che in
questo momento devono limitare con loro i contatti. Potrebbero avere paura, ad esempio paura di ammalarsi,
paura che si ammalino le persone care, ma anche tristezza per la solitudine che stanno sperimentando o per la
perdita di persone care. Potrebbero anche reagire regredendo a fasi
precedenti dello sviluppo, in cui avevano bisogno di maggiore supporto
dall’adulto di riferimento.
Bisogna
però considerare che non esistono emozioni negative, quindi anche la paura o la
tristezza, la rabbia sono reazioni normali di fronte all’incertezza del momento
e in generale di fronte a situazioni difficili e che spesso i bambini hanno
delle risorse e capacità di adattarsi maggiori rispetto a quello che si pensa.
Premesso però, che il loro modo di vivere questo momento sarà notevolmente
influenzato, a prescindere anche dall’età del bambino o del ragazzo, da come affrontano
emotivamente le persone con cui vive.
Quindi cosa puoi
fare per aiutarli a vivere al meglio da un punto di vista emotivo questa
situazione?
- Mantenere una routine, rispetto ad orari e organizzazione della giornata rassicura i bambini e sarà d’aiuto nella ripresa successiva delle normali attività;
- Evitare di sovraccaricarli con informazioni negative rispetto al Coronavirus e di esporli in maniera limitata alle fonti di informazione sul virus. Spesso all’estremo opposto succede di volerli proteggere nascondendo la verità, ma si ottiene esattamente il contrario, poiché le loro fantasie potrebbero essere più negative della realtà. È fondamentale che sappiano la verità ma col giusto linguaggio. (A fine articolo troverai link utili al riguardo);
- Rispondi alle domande che ti vengono poste senza sottrarti, in base alle sue capacità intellettive è in grado di capire e lo aiuterà ad integrare l’informazione con l’emozione che ha vissuto;
- Accogli le sue emozioni senza averne paura e senza dare soluzioni, è importante che il bambino possa sentirsi accolto e sicuro nell'esprimere quello che sente. Questo gli permetterà di sviluppare un lessico emotivo e già solo il fatto di poterle condividere aiuterà a “normalizzarle” a tranquillizzarlo del fatto che è normale sentirsi così in quel momento;
- Considera che in questo momento potrebbero venire fuori dei bisogni nuovi di sicurezza, che vanno comunque accolti. Cerca di utilizzare delle strategie educative che possano andare di pari passo al momento e ai bisogni attuali del bambino;
- È importante anche creare dei momenti di condivisione, di gioco, senza cellulari o computer, come altrettanto fondamentale è fargli capire che nonostante si è in casa, non si è a loro completa disposizione, quindi è importante che anche l’adulto possa avere uno spazio, seppur breve, giornaliero, per sé.
- Utilizza frasi empatiche per fargli sentire il tuo sostegno come ad esempio: “Mi sembra di vedere che sei difficoltà”, “Parliamone se ti va, cerca di farmi capire meglio”, “È del tutto normale provare queste emozioni, insieme faremo del nostro meglio per affrontare ciò che ci sta capitando”.
- Sfrutta questo momento per porre maggiore attenzione ai suoi bisogni e investire del tempo nella vostra relazione.
Seguire questi
accorgimenti aiuterà anche te a vivere con più tranquillità la
quotidianità per te e per i tuoi bambini.
Ti propongo
un breve gioco di rilassamento, che può aiutare il bambino a staccare da un’attività
ad un’altra, a concentrarsi prima di svolgere attività che richiedono
attenzione, o semplicemente per creare un momento di gioco insieme.
Clicca qui per ascoltare la spiegazione: https://soundcloud.com/laura-camastra-962586193/gioco-palloncino
Qui di
seguito troverai altri link che potrebbero esserti d’aiuto in questo momento:
“Il Coronavirus spiegato ai bambini dai bambini”: un
breve video adatto ai bambini dai 4 ai 7 anni: https://www.youtube.com/watch?v=ttfyyQGdZFg
Il sito EMDR Italia (una tecnica di desensibilizzazione
e rielaborazione del trauma attraverso i movimenti oculari) offre la
possibilità di scaricare un libricino che contiene una storia con spunti utili
per far venire fuori le emozioni del momento: https://emdr.it/wp-content/uploads/2020/04/libro-gomez-bambini-italiano.pdf
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