giovedì 11 aprile 2019

ALLENARE LE ABILITA’ MENTALI: DAL MENTAL TRAINING AL MAC APPROACH



Rafael Nadal, campione di tennis, afferma: «il 90% del mio gioco è mentale. È la mia concentrazione che mi ha portato così lontano». Questa frasi riporta l’attenzione sul fondamentale aspetto dell’allenamento mentale nello sport, oramai riconosciuto in psicologia dello sport e nell’ambiente sportivo.
Cosa significa allenarsi mentalmente? Il mental training è un insieme di strategie che intende aiutare gli atleti ad acquisire ed a mettere in pratica le abilità psico-fisiologiche utili al miglioramento delle prestazioni in allenamento e in gara.
Un livello avanzato di allenamento mentale segue l’approccio Mindfulness-Acceptance-Commitment (MAC), mirato al miglioramento della prestazione e in generale del benessere psicologico dell’atleta. Si differenzia dalle strategie più tradizionali poiché promuove un’attenzione consapevole sul presente, sottolineando l’importanza di un’accettazione delle proprie esperienze interne. Altri approcci sono orientati sul controllo dei pensieri, delle emozioni e sull’eliminazione gli stati negativi.
Il MAC è un protocollo di intervento che utilizza pratiche di mindfulness  congiunte ad aspetti psico-educativi e tecniche esperienziali tratte principalmente dall’Acceptance and Commitment Therapy (ACT). Il protocollo è suddiviso in 7 moduli, o unità di apprendimento che seguono un ordine gerarchico poiché è  necessario che l’atleta abbia padronanza di un modulo per poter passare al successivo.

Il MAC è stato ideato secondo tre obiettivi:
1.     La meta-consapevolezza (meta-awareness), ovvero una maggior consapevolezza nel momento presente rispetto agli stimoli interni ed esterni (pensieri, emozioni, sensazioni, eventi, situazioni…);
2.     L’incremento dell’attenzione, intesa come la capacità di dirigere e mantenere il focus attentivo nei confronti degli stimoli rilevanti per il compito;
3.     del decentramento/defusione, la capacità di osservare con distacco i propri pensieri, emozioni e sensazioni come eventi passeggeri, i quali forniscono informazioni ma ai quali non è strettamente necessario reagire o tentare di controllarli.

Tali obiettivi sono finalizzati in generale al benessere dell’atleta e allo stabilirsi di specifici meccanismi d’azione fondamentale per il raggiungimento di una prestazione ottimale. Nello specifico, infatti, il protocollo punta ad incrementare la regolazione emotiva (non il controllo emotivo) tramite l’accettazione e il decentramento, ad accrescere il funzionamento esecutivo attraverso una maggior consapevolezza e attenzione, a favorire un comportamento impegnato, indirizzato al compito, al servizio di obiettivi e valori personali.

Dott.ssa Laura Camastra






Riferimenti bibliografici
Cei Alberto (1998). Psicologia dello Sport. Ed. Il Mulino.

Gardner F.L. e Moore Z.E. (2006). Clinical Sport Psycology. Human Kinetics.

Zella E. Moore, Journal of Clinical Sports Psychology, 2009, 4, 291-302. Theoretical and Empirical Developments of the Mindfulness-Acceptance-Commitment (MAC) Approach to Performance Enhancement.


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