Nella frenetica vita quotidiana
che di solito si conduce, spesso si tende a svolgere le azioni in modo
automatico, senza dare troppa importanza anche a ciò che ci permette di fare le
nostre attività: il nostro corpo.
Ci possono invece essere dei
momenti stressanti in cui capita di avere sensazioni strane, o semplicemente sentire
un senso di nervosismo e di irritazione inspiegabile, o più in generale una
sensazione di malessere.
In questo periodo
particolare che stai e che tutti stanno vivendo, a volte le sensazioni che si
provano possono essere amplificate anche dal fatto di aver perso dei punti di
riferimento, di doverti essere abituato adattato ad una situazione totalmente
nuova, ad una quotidianità nuova.
In questa “sospensione”,
però, probabilmente hai avuto più tempo per stare con te, dentro di te, per
imparare a conoscerti…e ora che piano piano si riacquistano delle nuove libertà
come ti senti?
Si è spesso sentito dire
“non vedo l’ora di poter uscire e poterci riabbracciare”, ma è davvero così per
tutti?
Quando si vivono situazioni
traumatiche ed emotivamente stressanti
la memoria resta anche nel corpo. Quando si parla di trauma non bisogna pensare
che si tratti solo di eventi catastrofici come una guerra, un terremoto, né che
per provare “emozioni traumatiche” bisogna essere direttamente coinvolti. C’è
chi in questo momento, ad esempio, non ha avuto esperienza diretta col
Coronavirus eppure ha paura e ancor di più la prova ora che può uscire (seppur
sempre con le limitazioni e le regole da rispettare).
La tua casa se all’inizio
poteva essere quasi una “gabbia” rispetto alla costrizione, alle nuove regole
che impedivano di uscire, nel tempo può essere diventata invece il luogo
sicuro, protetto.
Ma ora, per affrontare al
meglio una seppur lenta ripartenza, è importante chiederti: come mi sento?
Senti che questi due mesi trascorsi hanno cambiato qualcosa dentro di te?
Probabilmente l’incertezza
verso il futuro, può infatti destabilizzare eccessivamente facendoti sentire
vulnerabile. In questo periodo, quando si esce per
necessità, capita di camminare per strada e spaventarsi se qualcuno ad esempio
apre il portone improvvisamente lungo la via che si sta percorrendo, oppure può
venire in automatico attraversare la strada se si incrocia qualcuno.
Le emozioni restano nel
corpo anche se non si è sempre consapevoli.
L’idea di sentirsi a disagio in una situazione che
prima era percepita come la normalità può generare un senso di inadeguatezza,
tuttavia avere paura in questo momento è del tutto
normale.
La paura è un’emozione dalle diverse sfaccettature; ti permette di difenderti
da situazioni pericolose e di avere comportamenti utili alla sopravvivenza. A
volte, però, può diventare sequestrante e totalizzante e può influire
negativamente sulla tua vita di una persona, limitandola anche nelle scelte o
nelle possibilità.
È per questo che è
importante accoglierla, riconoscerla nel linguaggio del tuo corpo.
Quindi quello su cui ti
invito a riflettere ora è: il tuo corpo cosa ti comunica? Ti è mai capitato di
sentirti bloccato dalla paura?
Riparti da te, dal tuo corpo, stacca tutto e ascolta il mio
audio, la mia voce ti guiderà in un’esperienza che spero potrà aiutarti a
ritrovare un po' di sicurezza e a sentire il tuo corpo.
E dopo vedi se le domande che ti sei posto prima ora hanno le
stesse risposte…
“La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare
sotto la pioggia.” Gandhi
Dott.ssa Laura Camastra
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