sabato 9 maggio 2020

ABITARE IL PROPRIO CORPO


Nella frenetica vita quotidiana che di solito si conduce, spesso si tende a svolgere le azioni in modo automatico, senza dare troppa importanza anche a ciò che ci permette di fare le nostre attività: il nostro corpo.
Ci possono invece essere dei momenti stressanti in cui capita di avere sensazioni strane, o semplicemente sentire un senso di nervosismo e di irritazione inspiegabile, o più in generale una sensazione di malessere.
In questo periodo particolare che stai e che tutti stanno vivendo, a volte le sensazioni che si provano possono essere amplificate anche dal fatto di aver perso dei punti di riferimento, di doverti essere abituato adattato ad una situazione totalmente nuova, ad una quotidianità nuova.
In questa “sospensione”, però, probabilmente hai avuto più tempo per stare con te, dentro di te, per imparare a conoscerti…e ora che piano piano si riacquistano delle nuove libertà come ti senti?
Si è spesso sentito dire “non vedo l’ora di poter uscire e poterci riabbracciare”, ma è davvero così per tutti?
Quando si vivono situazioni traumatiche ed emotivamente stressanti la memoria resta anche nel corpo. Quando si parla di trauma non bisogna pensare che si tratti solo di eventi catastrofici come una guerra, un terremoto, né che per provare “emozioni traumatiche” bisogna essere direttamente coinvolti. C’è chi in questo momento, ad esempio, non ha avuto esperienza diretta col Coronavirus eppure ha paura e ancor di più la prova ora che può uscire (seppur sempre con le limitazioni e le regole da rispettare).
La tua casa se all’inizio poteva essere quasi una “gabbia” rispetto alla costrizione, alle nuove regole che impedivano di uscire, nel tempo può essere diventata invece il luogo sicuro, protetto.

Ma ora, per affrontare al meglio una seppur lenta ripartenza, è importante chiederti: come mi sento? Senti che questi due mesi trascorsi hanno cambiato qualcosa dentro di te?

Probabilmente l’incertezza verso il futuro, può infatti destabilizzare eccessivamente facendoti sentire vulnerabile. In questo periodo, quando si esce per necessità, capita di camminare per strada e spaventarsi se qualcuno ad esempio apre il portone improvvisamente lungo la via che si sta percorrendo, oppure può venire in automatico attraversare la strada se si incrocia qualcuno.
Le emozioni restano nel corpo anche se non si è sempre consapevoli.
L’idea di sentirsi a disagio in una situazione che prima era percepita come la normalità può generare un senso di inadeguatezza, tuttavia avere paura in questo momento è del tutto normale.
La paura è un’emozione dalle diverse sfaccettature; ti permette di difenderti da situazioni pericolose e di avere comportamenti utili alla sopravvivenza. A volte, però, può diventare sequestrante e totalizzante e può influire negativamente sulla tua vita di una persona, limitandola anche nelle scelte o nelle possibilità.

È per questo che è importante accoglierla, riconoscerla nel linguaggio del tuo corpo.


Quindi quello su cui ti invito a riflettere ora è: il tuo corpo cosa ti comunica? Ti è mai capitato di sentirti bloccato dalla paura?

Riparti da te, dal tuo corpo, stacca tutto e ascolta il mio audio, la mia voce ti guiderà in un’esperienza che spero potrà aiutarti a ritrovare un po' di sicurezza e a sentire il tuo corpo.

E dopo vedi se le domande che ti sei posto prima ora hanno le stesse risposte…

Link audio: La valigia degli oggetti preziosi 







La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia.”                                   Gandhi


Dott.ssa Laura Camastra

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