La pelle rappresenta un confine, come se
fosse un involucro che delimita il proprio mondo con quello esterno. Da un
punto di vista funzionale, è una barriera difensiva da virus o batteri.
Spesso, però, è collegata all’espressione di stati
emozionali, ad esempio arrossire dalla vergogna, essere pallidi per la paura
o avere la “pelle d’oca”.
La pelle quindi può essere un mezzo attraverso il
quale il corpo esprime le emozioni.
La dermatite in genere è uno stato infiammatorio
della pelle, con sintomi diversi in base alla tipologia.
Per
chi è soggetto ad avere dermatiti capita spesso, durante periodi
particolarmente stressanti, che i sintomi possono essere più forti (ad esempio aumentano
le macchie, il prurito, ecc.). In generale quando si è sotto stress, il sistema
immunitario può essere più debole e un modo per “sfogare” le emozioni può
essere proprio attraverso la pelle.
Altre
volte può accadere, che chi non ha mai avuto forme di dermatiti, inizia a sperimentarle proprio in momenti particolari, anche semplicemente pieni di
impegni, di maggior lavoro, o se si affronta una particolare situazione.
Quindi
che legame c’è con le emozioni?
La dermatite può rappresentare una forma di
espressione di quelle emozioni che si tende a reprimere, o può essere legata ad una certa
resistenza, alla paura del contatto dove per contatto si intende sia quello
strettamente corporeo, sia entrare in relazione con l’altro. O ancora, provare
rancore, rabbia, senza riuscire a distaccarsene e, ad ogni modo, reprimere
queste emozioni, può avere degli effetti negativi sul
benessere psico-fisico.
Ma come
per ogni linguaggio
delle emozioni, non c’è per la pelle un linguaggio
universale, quindi potrebbe risultare riduttivo parlare di chi soffre di dermatite come di
una persona che ha un quadro emotivo preciso. Ogni persona, ogni situazione, ha
la sua modalità di esprimere le proprie emozioni anche attraverso il corpo, ma è pur vero che tendenzialmente reprimere ciò che si ha dentro, non chiedere aiuto se si sente
di non farcela in un particolare momento, far finta di stare sempre bene, può comportare l’espressione di ciò che si ha dentro anche attraverso dei sintomi fisici,
tra i quali le dermatiti o in generale le malattie della pelle.
E tu? Come esprimi le tue emozioni? In quale parte del tuo
corpo?
Per aiutarti a rispondere a questa domanda..pensa ad un'emozione in particolare, chiudi gli occhi e nota a quale parte del corpo poni attenzione se pensi a quella emozione? Prenditi il tuo tempo per farlo.
Per aiutarti a rispondere a questa domanda..pensa ad un'emozione in particolare, chiudi gli occhi e nota a quale parte del corpo poni attenzione se pensi a quella emozione? Prenditi il tuo tempo per farlo.
Essere
consapevoli del proprio corpo, sentire le proprie emozioni, conoscere le
proprie modalità di esprimerle, è sempre un passo verso te.
Concederti poi del tempo e uno spazio per te, uno spazio dove dedicarti ad attività che ti fanno stare bene, o in generale cercare delle modalità tue per ricaricarti anche mentalmente, è importante per mantenere uno stato di benessere psico-fisico generale.
Concederti poi del tempo e uno spazio per te, uno spazio dove dedicarti ad attività che ti fanno stare bene, o in generale cercare delle modalità tue per ricaricarti anche mentalmente, è importante per mantenere uno stato di benessere psico-fisico generale.
“Non esistono parole più chiare del linguaggio del corpo, una
volta che si è imparato a leggerlo”
Alexander Lowen
Dott.ssa Laura Camastra
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