sabato 18 luglio 2020

QUANDO IL CORPO DICE BASTA: L'ATTACCO DI PANICO




Nell’attuale società frenetica, tutto tende a scorrere in modo sempre veloce, si fanno tante cose senza averne piena consapevolezza. Si può perdere di vista anche il proprio benessere fisico, si dà poca importanza al proprio corpo (oltre il lato estetico), il cui benessere in realtà va di pari passo con quello mentale.
Ci sono persone che, più o meno consapevolmente, tendono a riempire le giornate, il proprio tempo con tanti impegni, attività, senza darsi degli spazi di intervallo, delle pause che permettono al corpo e alla mente di ricaricarsi.
Poi arriva un momento, spesso improvviso, in cui paradossalmente ci si sente sereni (magari dopo un periodo di particolare stress), si provano delle strane sensazioni di disagio nel corpo: palpitazioni, senso di oppressione al petto, nodo alla gola…e sono forti da non passare inosservate.
L’attacco di panico, non è un semplice momento di ansia, ma prevede una serie di sintomi che diventano sempre più forti in pochi minuti e possono essere: tachicardia, sudorazione, tremori, sensazioni di soffocamento, formicolii, paura di perdere il controllo, paura di morire. Dal primo episodio si innesca poi la paura che possa ripresentarsi un nuovo attacco, tanto che spesso si crea un circolo vizioso nella persona, tanto da modificare le sue abitudini, la sua quotidianità per paura che possa succedere ancora. Si tende ad evitare situazioni, luoghi che non fanno sentire sicura la persona, ad esempio guidare, viaggiare da soli, andare in luoghi nuovi e non conosciuti.
Quando si ha un attacco di panico, è come se il corpo rispondesse a degli stimoli che in realtà in quel momento non ci sono, dato che quei sintomi possono presentarsi nella persona anche se non sta vivendo in quel momento una situazione pericolosa che possa giustificare la paura che sta provando. 
È proprio la sensazione di perdere il controllo del proprio corpo che spaventa la persona.
A volte sembra come se il corpo stesse dicendo basta, tanto da obbligare chi sperimenta l'attacco di panico a fermarsi.
Ma cosa bisogna fare in questi casi?
Per prima cosa bisogna escludere, attraverso delle visite specialistiche, delle eventuali cause organiche, cioè qualcosa a livello fisico che possa giustificare questi sintomi nel corpo; una volta escluso questo, probabilmente le cause possono essere di origine psicologica.
E' importante chiedersi: cosa mi sta comunicando il mio corpo?
Il fatto di doversi fermare necessariamente, per quanto difficile e doloroso sia, può essere un’opportunità per prendersi del tempo per sé, per conoscersi, conoscere anche il proprio corpo. Avere una consapevolezza di sé, partendo dal proprio respiro, è un passo avanti anche per imparare a gestire i momenti di ansia e prevenire difficoltà più grandi come può essere un vero e proprio Disturbo di Panico. In ogni caso, è fondamentale chiedere aiuto ad un professionista che possa, attraverso un percorso psicoterapeutico, possa guidare la persona nella consapevolezza di sé. Ogni psicoterapia può essere utile, ma poiché l’attacco di panico colpisce il corpo, può essere efficace un approccio psico-corporeo, che possa stimolare e sciogliere, attraverso tecniche di respirazione ed altri esercizi mirati, i blocchi muscolari e psicologici che nel tempo hanno attaccato il corpo e la mente della persona.


Il respiro è il ponte che collega la vita alla coscienza,
che unisce il corpo ai nostri pensieri.
Ogni volta che la vostra mente si disperde,
utilizzate il respiro come mezzo
per prendere di nuovo in mano la vostra mente.
                                                Thich Nhat Hanh


Dott.ssa Laura Camastra

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