sabato 4 luglio 2020

LE PICCOLE COSE DELLA VITA CHE BLOCCANO LE GRANDI: L’AUTOSABOTAGGIO



Ti è mai capitato di rimandare delle cose che desideravi da tanto tempo? O sentire la sensazione di non avere abbastanza tempo durante la giornata da dedicare alle cose importanti per te?
Durante la vita di tutti i giorni ci sono delle cose che seppur piccole, sono necessarie, ad esempio fare la spesa, fare le faccende domestiche, accompagnare il proprio figlio ad un’attività, ecc.

Ma le cose che fai durante la tua giornata sono davvero tutte così indispensabili in quel momento?

Ci sono persone che da anni hanno l’idea di un progetto da realizzare, un’ambizione da seguire, eppure non riescono mai a portarle avanti. C’è chi investe molto tempo per fare tutto perfettamente e, per non sbagliare, impiega un’eternità a fare qualsiasi cosa, senza in realtà riuscire a concludere nulla che lo soddisfi realmente.
È importante distinguere la tendenza a procrastinare dalla fase di preparazione. Ad esempio per chi deve creare un nuovo progetto lavorativo, chi sta scrivendo un libro, ecc., si può ritrovare a girovagare per casa per qualche ora senza apparentemente combinare nulla, ma poi ha l’idea che cercava: questa può essere la fase creativa, che precede lo svolgimento dell’attività. Mentre se si gironzola per casa o si rimanda anche la possibilità di avere l’idea progettuale, quindi non si arriva mai a svolgere l’attività nel concreto, allora probabilmente si sta solo rimandando, procrastinando.
In quest’ultimo caso è importante chiedersi perché sto rimandando? Davvero non ho tempo di fare ciò che desidero? E ancor prima, cosa desidero davvero?
L’autosabotaggio può essere definito come l’insieme delle azioni che si mettono in atto, più o meno consapevolmente, e che ostacolano il raggiungimento degli obiettivi a lungo termine.
Ma perché si dovrebbe autosabotarsi?
Ci sono due possibili motivazioni: da un lato potrebbe esserci la paura del successo, quindi la paura di realizzare davvero ciò che di desidera. Dall’altro non sempre raggiungere un obiettivo è semplice, spesso implica fasi di incertezza, di insicurezza e c’è chi piuttosto che vivere queste fasi, preferisce stare nella prevedibilità, senza ambire a qualcosa di più. Può esserci quindi la paura del fallimento, spesso legata a convinzioni irrealistiche di perfezionismo, ad aspettative irrealistiche che finiscono col convincere la persona che non è in grado di raggiungere quel determinato obiettivo.
Non si tratta solo di ambizioni o obiettivi lavorativi, anzi spesso queste paure sono legate ad una relazione affettiva, a desideri progettuali di vita in vari ambiti.
Un altro pensiero che può rientrare nell’autosabotaggio è partire dal presupposto che se una determinata cosa non si è mai fatta prima, non si è in grado di farla, nonostante, invece, non esista un comportamento che non necessiti di pratica per essere appreso, quindi anche migliorato.
Al contrario, nel momento in cui si riesce ad agire, se si opera un auto-sabotaggio per paura di fallire, si tende a mettere in atto comportamenti specifici, come ad es. andare a una festa e fare tardi la sera prima di un colloquio importante di lavoro, non presentarsi ad un appuntamento importante, ecc.

Quindi cosa puoi fare per evitare di auto-sabotarti e quindi di realizzare i tuoi desideri, i tuoi obiettivi?


Sperimentati in questo esercizio…Clicca su questo link e prenditi qualche minuto per te!




Dott.ssa Laura Camastra

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