In questo particolare periodo di emergenza e di prevenzione
del contagio, si è sentito parlare di distanza
sociale, distanza fisica, distanziamento, distanti ma uniti.
Ma cosa significa essere distanti mentalmente?
La «distanza» in geometria è uno dei tre dati necessari per
individuare la posizione di un punto nello spazio.
Hai mai pensato a quanto sei distante da te stesso? A che
punto invece sei vicino o distante dall’altro nelle relazioni?
Ti è mai capitato di sentirti troppo preso da un problema di
un’altra persona o di notare che una determinata situazione o relazione ti
togli molte energie?
A volte l’altro si prende maggior spazio rispetto a quello
che si concederebbe e spesso non si è consapevoli della distanza o dello spazio
che vorresti o non si riesce e prendere lo spazio che si vorrebbe. In quest’ultimo
caso si può provare una sensazione come di insoddisfazione, come quando si
sente di esserci sempre per l’altro ma che questa non sia una cosa reciproca.
Pensa ad esempio agli amici, al partner, o ai familiari…sei
una persona che tendenzialmente ascolta sempre? Sai farti anche ascoltare?
Mi capita spesso nel mio lavoro di sentire “Quella situazione
mi prende molto”, oppure “Non riesco a farmi scivolare facilmente le situazioni
spiacevoli”.
Premesso che anche le emozioni “spiacevoli” sono utili se trasformate
in risorsa per andare avanti, per crescere a livello personale e di
consapevolezza di sé, ma capita invece che ci si sente stanchi, ci si trascina
in situazioni che tolgono energie preziose o, in generale, che si tende a
restare bloccati in un’emozione.
Quando è stata l’ultima volta che hai fatto qualcosa per te?
Per imparare a darsi spazio, a trovare la giusta distanza
dalle situazioni, dalle persone, senza perdere di vista se stessi è importante
conoscere i propri confini. I confini partono dalla percezione del tuo
corpo, da come ti senti e ti percepisci, da come percepisci l’altro rispetto a
te. Non è sempre facile trovare la giusta distanza, anzi…!
Prova questo esercizio che rende meglio l’idea di ciò che a
parole non è sempre semplice definire…cogli questa occasione!
Non esitare a contattarmi se vuoi condividere con me le tue
emozioni!
«Alcuni porcospini, in una fredda
giornata d'inverno, si strinsero vicini, vicini, per proteggersi, col calore
reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine
reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro.
Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò nuovamente a stare insieme, si
ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro
fra due mali. finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che
rappresentava per loro la migliore posizione.»
Concetto ideato dal filosofo Arthur
Schopenhauer. Il dilemma dei porcospini dà l’immagine della ricerca della
giusta distanza.
Dott.ssa Laura Camastra
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