sabato 13 giugno 2020

LA STIMA DI SÉ NELLA VITA QUOTIDIANA




La stima o meglio, l’autostima è un concetto complesso, nel senso che riguarda tante parti di sé, tante sfaccettature della persona.
Si potrebbe definire l’autostima come l’Insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di sé stesso (Battistelli, 1994).
Ma non è fondamentale sapere come la definiscono gli studiosi, gli specialisti, è importante sapere cosa significa per te.
Come ti giudichi? Come ti percepisci?
Non parlo necessariamente da un punto di vista fisico, anche se l’immagine ha comunque la sua importanza, ma mi riferisco a te come persona nel complesso.

Quando si valuta se stessi, l’idea e il giudizio di sé sono in genere il risultato del confronto tra ciò che si vorrebbe essere, come si vorrebbe essere e come si è in realtà. Maggiore è questa differenza e minore sarà l’autostima. Ma bisognerebbe anche tener conto di quanto ciò che si è dipenda anche da fattori esterni? Quanto invece da aspetti che si possono comunque modificare e migliorare? Ad esempio avere un lavoro di successo, di prestigio diventa più difficile se ci si trova in un periodo storico di crisi economica o in un paese ancora in via di sviluppo, quindi soddisfare questo desiderio e sentirsi soddisfatti per questo, potrebbe richiedere più tempo del previsto.

Ma oltre a questo, qual è la realtà? Quanto la stima di sé è influenzata da come ci percepisce l’altro? Questo è un fattore che influenza il fatto di giudicarsi negativamente o positivamente.

Ci sono inoltre delle alterazioni della percezione di che portano a giudicarsi negativamente a prescindere dagli altri o dalla realtà effettiva. Questo comporta il fatto di porre la propria attenzione maggiormente sugli aspetti negativi di sé, se non addirittura alla difficoltà di vedere delle caratteristiche positive in sé.
Che conseguenza può avere nella vita quotidiana? Una bassa autostima (spesso non giustificata dalla realtà) può portare ad avvertire un senso costante di insoddisfazione, come se ci si sentisse sempre inadeguati o non all’altezza delle situazioni. Questo porta a vivere con ansia, con paura situazioni nuove, la sfera delle relazioni, del lavoro, la sfera sociale, a provare tristezza nel non sentirsi capaci di realizzare le proprie aspettative. E se queste ultime fossero sempre troppo alte tanto avere la percezione di non poter raggiungere i propri obiettivi?
E se invece si fosse troppo duri nel giudicare sé stessi? In quest’ultimo caso risulterebbe difficile e sempre pesante l’idea di poter fare qualcosa di buono nella propria vita, tanto da bloccarsi nel provare a svolgere delle attività che si vorrebbero fare.

Avere una buona autostima, essere quindi consapevoli dei propri aspetti sia positivi sia negativi, permette di avere una percezione di sé maggiormente corrispondente alla realtà. Conoscere e scoprire le abilità, le attitudini personali, credere di poter realizzare i propri obiettivi nella vita, dà quella marcia in più, una motivazione maggiore nel provare ad essere quello che si desidera essere. “Concedersi” di essere sé stessi, accettarsi e stimare sé stessi, offre la possibilità di vivere con maggiore serenità anche la vita quotidiana, nel pieno della consapevolezza dei propri limiti (che ognuno ha), ma soprattutto delle proprie risorse.


Sperimenta questo esercizio, puoi usare l’immagine che trovi qui o disegnare tu il tuo volto. Poi chiudi un attimo gli occhi e pensa alle cose belle che dici a te stesso, a quello che ti piace e apprezzi di te.
Scrivi sul foglio, magari intorno al tuo volto, le cose belle che dici a te stesso. È una cosa facile da fare? O al contrario ti vengono in mente cose negative?






Puoi sperimentare questo esercizio anche con le cose brutte che dici a te stesso per poi farne un confronto.
Essere consapevoli di sé stessi è il primo passo fondamentale verso il benessere personale.


Dott.ssa Laura Camastra

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