Rafael Nadal, campione di tennis, afferma:
«il 90% del mio gioco è mentale. È la mia
concentrazione che mi ha portato così lontano». Questa frasi riporta
l’attenzione sul fondamentale aspetto dell’allenamento mentale nello sport,
oramai riconosciuto in psicologia dello sport e nell’ambiente sportivo.
Cosa significa allenarsi mentalmente? Il mental
training è un insieme di strategie che intende aiutare gli atleti ad
acquisire ed a mettere in pratica le abilità psico-fisiologiche utili al
miglioramento delle prestazioni in allenamento e in gara.
Un livello avanzato di allenamento mentale
segue l’approccio Mindfulness-Acceptance-Commitment (MAC),
mirato al miglioramento della prestazione e in generale del benessere
psicologico dell’atleta. Si differenzia dalle strategie più tradizionali poiché
promuove un’attenzione consapevole sul presente, sottolineando l’importanza di
un’accettazione delle proprie esperienze interne. Altri approcci sono orientati
sul controllo dei pensieri, delle emozioni e sull’eliminazione gli stati
negativi.
Il MAC è un
protocollo di intervento che utilizza pratiche di mindfulness congiunte ad aspetti psico-educativi
e tecniche esperienziali tratte principalmente dall’Acceptance and Commitment
Therapy (ACT). Il protocollo è
suddiviso in 7 moduli, o unità di apprendimento che seguono un ordine
gerarchico poiché è necessario che
l’atleta abbia padronanza di un modulo per poter passare al successivo.
Il MAC è stato ideato secondo tre obiettivi:
1.
La meta-consapevolezza (meta-awareness), ovvero una maggior consapevolezza nel momento
presente rispetto agli stimoli interni ed esterni (pensieri, emozioni,
sensazioni, eventi, situazioni…);
2.
L’incremento dell’attenzione, intesa come la capacità di dirigere e mantenere il focus attentivo nei
confronti degli stimoli rilevanti per il compito;
3.
del decentramento/defusione, la capacità di osservare con distacco i propri pensieri, emozioni e
sensazioni come eventi passeggeri, i quali forniscono informazioni ma ai quali
non è strettamente necessario reagire o tentare di controllarli.
Tali obiettivi sono finalizzati in generale al benessere dell’atleta e allo
stabilirsi di specifici meccanismi d’azione fondamentale per il raggiungimento
di una prestazione ottimale. Nello specifico, infatti, il protocollo punta ad incrementare
la regolazione
emotiva (non il controllo emotivo) tramite l’accettazione
e il decentramento, ad accrescere il funzionamento esecutivo attraverso una maggior consapevolezza e attenzione, a
favorire un comportamento impegnato, indirizzato al compito, al servizio di
obiettivi e valori personali.
Dott.ssa Laura Camastra
Riferimenti bibliografici
Cei Alberto (1998).
Psicologia dello Sport. Ed. Il Mulino.
Gardner F.L. e Moore Z.E.
(2006). Clinical Sport Psycology. Human Kinetics.
Zella E. Moore, Journal
of Clinical Sports Psychology, 2009, 4, 291-302. Theoretical and Empirical Developments of the Mindfulness-Acceptance-Commitment (MAC) Approach to
Performance Enhancement.
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