Lo sport è un potente strumento educativo
e di crescita personale. Permette di lavorare su tutte le abilità: dalle
funzioni cognitive a quelle emotive-affettive, corporee, organiche, sociali.
Permette di sviluppare quelle che sono
definite life skills come: porsi degli
obiettivi, assumersi la responsabilità delle proprie azioni, saper comunicare,
controllare le emozioni gestendo lo stress, prendere decisioni, saper organizzare il proprio tempo, imparare a
rispettare le regole.
Lo sport ha il
vantaggio di essere divertente, di far sperimentare a chi lo pratica aspetti
ludici e offre la possibilità di crescita in un contesto protetto, lavorando
sul senso di autoefficacia.
L’autoefficacia è quella
convinzione dell’individuo di possedere le capacità di eseguire un certo
comportamento finalizzato a produrre un dato esito, obiettivo.
Insito in ogni
uomo c’è la spinta innata alla soddisfazione dei propri bisogni, partendo da
quelli fisiologici, per arrivare a quelli di sicurezza, di appartenenza, di
stima, fino a raggiungere quelli di auto-realizzazione. Per sentirsi realizzati
si ha il bisogno di sentirsi efficaci, che non significa vincere sempre in ogni
attività che si fa, ma significa credere in sé e in quello che si fa.
Tutto questo
detto fino ad ora ha valore per qualsiasi persona, assume una connotazione
ancora più forte se si parla di persone con disabilità. Il Comitato
Paralimpico Internazionale dello Sport, ha definito l’empowerment come
un tema di ricerca prioritario all’interno del settore della disabilità
sportiva. Esso fa riferimento al “processo attraverso il quale gli
individui sviluppano le competenze e le capacità di ottenere il controllo sulla
propria vita e di intervenire per migliorare la loro situazione di vita”.
Per chi ha una
disabilità sono tanti gli aspetti che incidono sulla propria immagine di sé,
sia corporea che emotiva. Anche vivere il contesto sociale non è sempre così
scontato e facilmente raggiungibile; spesso c’è un’inibizione nel vivere un
gruppo, un contesto sociale per paura di sentirsi o essere percepiti diversi.
L’attività
sportiva può rappresentare un ponte rispetto al sentirsi adeguati ed efficaci,
può permettere la conoscenza di sé, delle proprie abilità e capacità
espressive. Aiuta a sviluppare le proprie potenzialità, partendo da ciò che
ogni persona già sa fare, per far venire fuori le risorse che ognuno ha dentro
di sé e di cui a volte, fino a quando non si fa esperienza, non si ha neanche
conoscenza.
In un’ottica di empowerment, dunque, lo sport permette di ampliare il proprio potere personale che consente di uscire da una situazione di difficoltà e dipendenza e di passare dalla logica del bisogno e della necessità a quella della vita come possibilità.
In un’ottica di empowerment, dunque, lo sport permette di ampliare il proprio potere personale che consente di uscire da una situazione di difficoltà e dipendenza e di passare dalla logica del bisogno e della necessità a quella della vita come possibilità.
«Se è vero che l’essere umano vive immerso in un
sistema di reti sociali, allora si può sostenere che il lavoro di squadra è
l’essenza della vita. Infatti ogni persona si sviluppa e si autorealizza solo
se impara, in accordo con i tempi, individualità, a essere parte attiva di
questo corpo sociale, costituito dall’ambiente in cui vive.»
Alberto Cei
Dott.ssa Laura Camastra
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